Può un antico borgo trasformarsi in ambiente accessibile e inclusivo per persone con disabilità? Su questa domanda si fonda tutta l’architettura del progetto di turismo inclusivo “Un altro sguardo su Amelia”, realizzato dalla cooperativa sociale “Spazio Famiglia” di Amelia e interamente finanziato dalla Fondazione CARIT, con il patrocinio del Comune di Amelia.
Il “turismo accessibile”
50 milioni. È questo il numero del “turismo accessibile” in Europa, o meglio di quel turismo pensato per le persone con esigenze speciali. In Italia parliamo di almeno 10 milioni di persone coinvolte con un trend in continua crescita, per un soggiorno medio di 10 giorni con uno o più accompagnatori.
Il progetto
Il progetto si inquadra in questo specifico settore e ha realizzato una guida turistica inclusiva, ideata da un “comitato di redazione” costituito dagli ospiti della casa famiglia e del centro diurno della cooperativa sociale amerina “Spazio Famiglia”.
Proprio dal loro sguardo, nasce la costruzione di una nuova visione della fruibilità ambientale della città, alla scoperta di luoghi spesso nascosti agli occhi del semplice turista. Oltre alla realizzazione della guida turistica e alle altre attività di promozione del valore dell’inclusione, è stata presentata la mappa e i prototipi parlanti delle istallazioni tecnologiche e di ausilio all’accessibilità dei luoghi turistici e dei dispositivi corredati da QR code e guide audio, disseminati nei punti strategici della città.
E' stato molto bello vedere l'emozione degli ospiti della casa Famiglia mentre raccontavano il loro percorso in occasione della conferenza stampa di chiusura del progetto il 22 novembre scorso. L'emozione di chi si sente incluso in un progetto di lavoro e nel tessuto reale della comunità cittadina.
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